La deduzione e la detrazione rappresentano due modalità diverse per riconoscere delle agevolazioni fiscali.
La deduzione fiscale è un’agevolazione che opera sul reddito imponibile anziché (come per le detrazioni) sull’imposta. Ciò significa che, al momento di calcolare il reddito “imponibile” (quello su cui vengono applicate le aliquote percentuali delle imposte sui redditi) vengono “dedotte” le somme deducibili.
Queste somme possono essere fiscalmente previste (deduzioni per carichi familiari, per categorie di lavoro) o possono essere applicate dal contribuente, qualora si tratti di spese sostenute per attività di impresa o di lavoro autonomo per le quali divenga applicabile questo tipo di agevolazione.
Tra gli oneri deducibili rientrano i contributi versati nelle forme di previdenza complementare previste dalla normativa (D.lgs 252/2005), come i Fondi Pensione e i Piani Individuali di Previdenza.
La soglia massima di deducibilità della contribuzione è fissata in € 5.164,57 e comprende sia i contributi versati direttamente dal contraente (c.d. volontari), sia, nel caso di lavoratori dipendenti che aderiscano a tali forme di previdenza complementare sulla base di un accordo legato al contratto di lavoro che preveda il conferimento del tfr, quelli che sono a carico del datore di lavoro e quelli trattenuti direttamente in busta paga al lavoratore.
Possono essere dedotti anche i premi versati sulle polizze dei familiari fiscalmente a carico, sempre nel limite dei € 5.164,57 previsti per il produttore di reddito. Sfruttando l’agevolazione in questione si può avere un risparmio fiscale considerevole, che per redditi oltre i 30.000 annui si attesta mediamente sul 40% del versato, quindi stiamo parlando di risparmiare circa € 2.000 di imposta su € 5.000 accantonati.
La detrazione fiscale, invece, è un’agevolazione che opera sull’imposta invece che sul reddito imponibile (come per le deduzioni).
Dopo che sul reddito imponibile (su cui vengono applicate le aliquote percentuali delle imposte sui redditi) è stata calcolata l’imposta, da questa somma vengono “detratte” le somme detraibili.
Queste somme possono essere previste dalla normativa fiscale in particolari casi (es. spese mediche). In ambito assicurativo sono detraibili in particolare i premi dei contratti ramo vita relativi alla copertura del caso di morte e nel ramo danni i premi delle polizze infortuni relativamente alle garanzie di invalidità permanente (oltre la soglia del 5%) e morte.
La soglia di detraibilità è fissata, complessivamente per tutti i contratti detenuti dal contraente, in € 530,00 con aliquota di recupero fiscale pari al 19%. Pertanto il risparmio fiscale massimo pro capite è di € 100,70.