È allarmante la crescita degli eventi meteorologici estremi. Nell’ultimo decennio gli eventi meteorologici estremi in Italia, tra cui piogge intense, grandine e trombe d’aria, sono più che quadruplicati, passando da 348 eventi nel 2011 a 1.602 nel 2021. In totale, tra il 2013 e il 2022, le catastrofi naturali (terremoti, frane, alluvioni, siccità ecc.) hanno provocato danni in Italia per un ammontare complessivo di 37 miliardi di dollari. Di questi, solo 5 miliardi erano assicurati. Ne consegue che 32 miliardi non erano coperte da polizze, generando un pericoloso protection gap pari all’87% del totale. Nel 2022, inoltre, le perdite economiche globali sono state pari a 275 miliardi di dollari, di cui solo il 45% (per un importo comunque di ben 125 miliardi) coperto da polizze assicurative.
Cosa fare dunque al cospetto di un cambiamento climatico che accelera le manifestazioni climatiche estreme, in un contesto economico che complica l’accesso alle necessarie coperture assicurative?
Assicurazione catastrofi naturali: come accrescere la protezione.
Un approccio integrato, certamente. Un impegno combinato di pubblico e privato in cui le istituzioni hanno grandi responsabilità e potere, mentre le organizzazioni possono impegnarsi a tutelare le proprietà e attività, anche attraverso migliori coperture assicurative. Le organizzazioni possono attivarsi nella valutazione e mappatura dei rischi, inclusi quelli ambientali e catastrofali che riguardano i territori in cui insistono i propri stabilimenti. Per le grandi aziende, e a maggior ragione per le PMI che per dimensioni non possono contare su una struttura articolata, affidarsi ai servizi di consulenza di Generali rappresenta una scelta strategica che permette, attraverso le competenze assicurative combinate con quelle verticali per settore economico, di analizzare nel dettaglio rischi, danni potenziali ed esigenze di protezione assicurativa. Soltanto attraverso questo tipo di approccio è possibile ridurre, contenere e mitigare i rischi e i danni conseguenti, al fine di garantire la continuità aziendale e acquisire un vantaggio competitivo notevole, in un contesto di sottoassicurazione generalizzata, come abbiamo visto.